Intervista a Mauro Poma, in occasione del suo ultimo libro, Il Cibo Dell’Impero

Mauro Poma, classe 1978, è l’autore de I Sette Monumenti, (Neri Pozza, 2022) libro sulla grandezza di Roma antica seguito dal recente Il Cibo Dell’Impero (Mondadori, 2023) che esplora il mondo culinario dell’antichità, insieme a tantissime curiosità e parallelismi con il presente. Vive tra Roma e l’Olanda, noi lo abbiamo intervistato.

Come è nata l’idea di raccontare l’antica Roma partendo dalla sua cucina?

L’idea mi è venuta alcuni anni fa visitando una bellissima mostra sul cibo dell’antica Roma, nella quale non si parlava solo di cibo ma anche di tutti gli aspetti legati ad esso come il trasporto (dalle strade – rete viaria gigantesca ancora fonte di meraviglia – agli acquedotti per l’acqua – forse la più grande opera ingegneristica degli antichi Romani) per arrivare a quello che si mangiava (o no), alle tradizioni, fino agli errori nei film.

Che cosa troveranno i lettori, nel tuo libro?

Nel libro analizzo il mondo culinario in tutte le sue sfaccettature e sostengo la tesi che una parte della tradizione gastronomica italiana e, per alcuni aspetti, anche di quella europea trova le sue radici nel mondo degli antichi Romani.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Il mio rapporto con i lettori è di apertura e confronto: sono sempre pronto ad accettare consigli, critiche e pareri, servono a crescere e migliorare.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

A farmi diventare scrittore è stata la volontà di raccontare Roma antica, argomento che interessa a molti  ma sono in pochi coloro che veramente approfondiscono questo straordinario periodo della nostra storia;  ho deciso di iniziare a scrivere libri di taglio divulgativo per far appassionare chi si avvicina a Roma antica per la prima volta e dall’altro per intrigare, con curiosità ed aspetti meno noti sempre sorprendenti, chi già conosce molto di questo periodo.

Quali sono i tuoi modelli letterari?

Ho letto e studiato tantissimi libri di Roma antica, da quelli di Mary Beard, a quelli della Guidi a quelli di Alberto Angela, oltre a numerosi testi più tecnici, ma io cerco di prendere per mano il lettore, accompagnandolo passo passo alla scoperta di un mondo ancora estremamente affascinante.

E’ facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?

Fino ad ora sì… o quasi!

Che tipo di lettore sei?

Onnivoro! Mi piace leggere di tutto: dai romanzi, ai thriller, ai saggi di attualità, a quelli di politica, per arrivare a quelli di storia e a tutti i libri che sappiano sorprendermi.

Come sei arrivato alla pubblicazione del tuo libro?

Un anno e mezzo fa ho proposto il progetto di questo libro a diverse case editrici e dopo pochi giorni Mondadori mi ha risposto manifestando interesse, e poco dopo ho firmato il contratto.

Va detto che non si pubblica un libro con un grande editore se non si sa chi contattare esattamente: per la pubblicazione del mio precedente libro (I Sette Monumenti per Neri Pozza) avevo assunto una bravissima consulente editoriale che dopo aver letto il testo lo aveva proposto alle diverse case editrici e mi aveva messo in contatto con le persone responsabili della saggistica delle più importanti case editrici italiane, inclusa Mondadori.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Fondamentale. Secondo me, gli scrittori ancora poco noti (me incluso!) devono cominciare a farsi conoscere proprio grazie a un uso intelligente delle reti sociali, anche se  per far nascere qualcosa di duraturo e che dia i suoi frutti, bisogna anche scrivere bene e possibilmente farsi pubblicare da un grande editore che garantisce comunque sempre molta visibilità.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ho appena terminato un thriller ambientato a Roma ai giorni nostri, mi auguro che nei prossimi mesi ne sentiate parlare!