NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato Domenico Celestino autore di LA GIOVENTÙ PERDUTA

Domenico celestino

NOVITAINLIBRERIA.IT ha incontrato Domenico Celestino, al suo esordio letterario con La Gioventù Perduta, una moderna Odissea tra la Calabria e i Caraibi degli anni 70.

 

 Parlaci di te: una piccola biografia.

Mi chiamo Domenico Celestino, sono nato in Calabria dove vivo e lavoro; negli anni 70 ho militato tra le fila della sinistra extraparlamentare e ho sempre partecipato e seguito con passione il dibattito politico sviluppatosi in Italia a partire da quel periodo; negli anni 90, grazie a mia moglie, ho avuto modo di frequentare Cuba e conoscere la realtà dell’isola dove adesso ho molti legami, rimanendo particolarmente colpito dalla filosofia di vita della popolazione caraibica.

 

Come nasce il tuo interesse per la scrittura?

Ho sempre desiderato lasciare una testimonianza su quanto avvenuto in Italia intorno agli anni ’70, periodo che ho vissuto intensamente, e mi ero riproposto di scrivere questo romanzo una volta ritiratomi a Cuba dove è nata mia moglie e dove ho trovato la giusta dimensione familiare e affettiva; il periodo di lockdown e alcuni problemi di salute mi hanno però offerto la giusta atmosfera per lo sviluppo della mia idea editoriale, per la quale mi sentivo pronto anche tecnicamente.

 

Parlaci del tuo libro: come è nata l’idea?

 

 

Una sera sono stato invitato alla presentazione del libro di un amico; ascoltando l’autore, ho cominciato a ripensare ad alcune esperienze della mia gioventù che a dire il vero è stata abbastanza avventurosa e interessante, anche se non come quella del protagonista del mio romanzo; da lì ho cominciato a buttare giù qualche appunto e uno schema narrativo, riempiendolo man mano di contenuti e di episodi vissuti o ispirati a fatti di cronaca relativi al periodo in cui era ambientata la narrazione.

 

Qual è il tuo rapporto con i lettori?

In quanto esordiente tengo moltissimo al giudizio dei miei lettori.

Ho pubblicato su Amazon per contenere i costi di acquisto del romanzo e per avere un riscontro quasi istantaneo sulle vendite; inizialmente conoscevo uno per uno i miei lettori e a tutti chiedevo un giudizio sulla mia pubblicazione e ho trovato incoraggiante il fatto che persone non avvezze alla lettura siano state completamente prese dalla narrazione e, finito il libro, cercassero di mettersi in contatto con me per esprimere i loro apprezzamenti e per ringraziarmi delle emozioni che avevano provato leggendo le mie pagine.

 

E con la lettura?

E’ stato un amore a prima vista: ho letto intere biblioteche.

Ho iniziato a leggere a scuola in prima elementare in ritardo rispetto a tanti altri compagni, ma quando ho iniziato non ho smesso più; sono contento di aver trasmesso questa mia passione a mia figlia che è già assidua frequentatrice della locale biblioteca.

 

 

Che tipo di lettore sei?

Mi definirei un lettore “seriale” per l’assiduità e “compulsivo” in quanto amo leggere di tutto, degli argomenti più svariati: Figurati che da piccolo, avendo esaurito i testi da leggere, leggevo le enciclopedie che ancora conservo e che sono consumate dall’uso!

 

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Fondamentale, senza Amazon non avrei avuto nessuna possibilità mentre così  ho potuto pubblicare a costo zero o quasi; le reti sociali, inoltre, consentono una promozione mirata e diretta a persone accomunate da un grande interesse per la lettura e che amano confrontarsi su questi argomenti.

 

 

 

 

 

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