novitainlibreria.it ha intervistato Alessandro Bolasco, autore del thriller Alla Luce Dell’Ombra

Alessandro Bolasco

novitainlibreria.it ha intervistato Alessandro Bolasco, autore del thriller Alla Luce Dell’Ombra

Alessandro Bolasco, cagliaritano trapiantato a Londra, dove svolge l’attività di consulente finanziario, è l’esordiente autore de Alla Luce Dell’Ombra (Convalle, 2021), un thriller finanziario che porterà i lettori a scoprire il torbido e pericoloso mondo dell’alta finanza. Novità in libreria l’ha intervistato per voi.

Parlaci de Alla Luce dell’Ombra come è nata l’idea?

Il mio primo romanzo è un thriller finanziario e nasce dall’idea di raccontare il mondo  tanto poco conosciuto quanto controverso delle banche di alcuni anni fa, quando il sistema consentiva a capitali di qualsiasi origine di filtrare dalle sue stesse falle e il confine del lecito rimaneva poco marcato. In questo mondo sguazzavano personaggi di qualunque calibro che grazie alla complicità degli istituti bancari potevano muovere i loro fondi indisturbati da un Paese all’altro.

 Per via del mio percorso professionale ho pensato sin dall’inizio di scrivere una storia in ambito legale o finanziario; in effetti è stata un’idea vincente che mi ha permesso di riversare sul romanzo questa duplicità della mia indole, razionale e attenta da un lato, e sognatrice e passionale dall’altro.

Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?

Poco, direi, se non nella parte che narra di Roberto Orlandi, italiano che ha abbandonato il suo Paese e si è trasferito in Inghilterra trovando a Londra la svolta della sua carriera. Poi la storia, anzi le storie – perché parla di tre personaggi – si dispiegheranno seguendo percorsi inaspettati.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Sicuramente un rapporto di condivisione, nel senso di far vivere attraverso i personaggi emozioni quali il dubbio, l’entusiasmo, l’ansia e l’amore, e sensazioni ma anche di stimolare alla riflessione sui fatti e sulle circostanze che intessono questo thriller finanziario: mi piace anche l’idea di raccontare una realtà sulla quale a suo tempo mi ero documentato e che chiunque può trovare interessante.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

Non è stata una decisione improvvisa ma è maturata dentro di me lentamente, prima come idea, poi l’idea ha iniziato a prendere “forma”.

E’ facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?

No, direi di no. Scrivere un libro è un lavoro vero e proprio e se lo vuoi fare bene devi dedicarci tempo ed energie.

Come ti descriveresti, come lettore?

Devo fare una premessa: leggo ma con “moderazione”, di sera prima di andare a dormire oppure quando sono in ferie dal lavoro, lavoro che, volente o nolente, mi impegna per gran parte del tempo; come lettore, però mi piace variare e sono selettivo, così  per capire se un libro mi interessa, oltre alla trama, leggo qualche estratto e  mi basta poco per capire se il seguito mi possa piacere o meno.

Hai uno scrittore o un genere preferito?

 Ami i thriller dai legali di Grisham a quelli più d’azione di Child  ma amo anche le storie vere in ambito societario come Bad Blood di John Carreyrou e Blackedge di Sheelah Kolhatkar – entrambi li ho trovati favolosi – o di pura avventura come Into Africa di Martin Dugard. Non posso dire, però, di avere uno scrittore preferito o uno a cui comunque possa fare riferimento.

Come sei arrivato alla pubblicazione del tuo libro? 

Ho presentato l’opera ad alcune agenzie letterarie e una di esse apprezzò molto il manoscritto definendo la mia scrittura come “una penna nitida e sicura”, indirizzandomi all’editoria medio-piccola,  più incline a favorire autori sconosciuti ed esordienti,  così mandai il manoscritto a qualcuna di queste case editrici e la prima a rispondere fu proprio Edizioni Convalle, che poi ha pubblicato il romanzo.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Sicuramente le reti sociali offrono un’enorme opportunità per farsi conoscere o quantomeno per fare arrivare il messaggio a chi già ti conosce: io stesso ho fatto il primissimo annuncio del mio romanzo proprio su Facebook e devo dire che mi ha aiutato.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Per ora mi sto concentrando sulla promozione del libro ma  sto già pensando di scrivere il sequel de Alla Luce Dell’Ombra…

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