NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato Adriano Moruzzi autore di JONA il piccolo astronauta
Parlaci di te: una piccola biografia:
Nato a Bolzano nel 1949 terzo di cinque figli, mi sono laureato a Bologna in Scienze Politiche,
successivamente ho diretto un’azienda di famiglia ad Ascoli Piceno nel settore delle grandi costruzioni
in legno. Una volta conclusa quell’esperienza, ho diretto alcune aziende industriali e commerciali in
Italia e all’estero. Sposato con due figli, ho contratto un secondo matrimonio nel 2001 e oggi, in pensione,
vivo tra Bolzano e il lago di Garda dove trascorro di versi mesi nella nostra seconda casa. Amo viaggiare e in
particolare amo l’Africa dove ho visitato già diversi paesi.
Come nasce il tuo interesse per la scrittura?
Ho sempre amato leggere, dai saggi ai romanzi e nel tempo libero ho iniziato a scrivere nel 2010 la mia autobiografia
destinata esclusivamente ai miei ragazzi e alla mia seconda moglie perché fossero edotti sulle mie scelte e le mie vicissitudini.
Successivamente durante il primo lockdown ho nell’isolamento totale sul lago di Garda, ho dato libero sfogo alla fantasia e ho scritto diversi racconti brevi. Racconti ambientati tra gli animali che popolano il nostro giardino sul lago dei
quali poi realizzavo dei video che inviavo alle mie nipotine.
Parlaci del tuo (ultimo) libro: come è nata l’idea?
Durante le vacanze estive in montagna mettevo a letto mio figlio che all’epoca aveva cinque anni e gli raccontavo delle storie e in particolare le avventure di Jona un piccolo astronauta curioso e intraprendente che visitava i diversi e fantastici pianeti dell’universo.
Il ricordo di quelle sere mi ha fatto venire la voglia di ricordare quelle storie e quelle avventure e ho voluto metterle per iscritto. Così è nato il romanzo “Jona il piccolo astronauta”.
Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?
Mi piace ascoltare l’entusiasmo con i ragazzini che hanno letto le avventure di Jona. Sono sempre molto attenti e critici e pongono una serie di domande intelligenti alle quali cerco di dare risposta. Le loro “recensioni” sono le più apprezzate.
E con la lettura?
Continuo ad essere un lettore accanito, dai romanzi noir ai saggi di politica e storiografici soprattutto sulla seconda guerra mondiale e la Resistenza alla quale a Roma hanno partecipato attivamente anche i miei genitori.
Come ti descriveresti, come lettore?
Interessato, critico e appassionato.
Come valuti l’influenza e l’importanza delle retei sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?
Seguo i social seppure non in modo ossessivo e credo possano essere un buon veicolo di promozione per scrittori esordienti come me.
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