L’intervista a Pierangelo Colombo: Hirpu. Il cacciatore è il suo nuovo romanzo

L’intervista a Pierangelo Colombo: Hirpu. Il cacciatore è il suo nuovo romanzo

Torna in libreria  Pierangelo Colombo, che aveva già convinto il pubblico con Come Un Temporale Estivo (Porto Seguro, 2022).

Questa volta Colombo racconta una storia ambientata ai tempi delle Guerre Puniche, che vede protagonista un giovane celta e il suo fatale incontro con Annibale.

Hirpu Il Cacciatore è un avvincente romanzo storico e la nostra redazione ha incontrato il suo autore, per farlo conoscere ai nostri lettori.

Com’è nata l’idea alla base del tuo ultimo libro?

L’idea è nata leggendo un libro su Annibale nel quale  si sottolineava come il condottiero avesse deciso, valicate le Alpi, di calare a valle mantenendo il suo esercito in assetto da battaglia con l’intento di impressionare le tribù locali così da scoraggiare eventuali scontri e ho immaginato quali potessero essere le suggestioni vissute da un abitante di quelle valli nel vedere i temibili Cartaginesi e i misteriosi elefanti.

E da qui, come sei arrivato alla stesura del romanzo?

Ho subito iniziato una difficile ricerca riguardo alle etnie che popolavano quel territorio nell’età preromana, sulle quali ci sono poche fonti storiche;  i Graioceli, la tribù di Hirpu, erano solo uno dei pagu che contribuiva a formare l’etnia dei Celto Liguri.

Com’è cambiato, se è cambiato, negli anni e rispetto al libro precedente, il tuo rapporto con la scrittura?

Con il tempo, l’esperienza e la ricerca la scrittura è maturata acquistando nuove sfumature ma è difficile fare un paragone perché Come Un Temporale Estivo è un romanzo di formazione che descrive il conflitto generazionale fra genitori e figli, mettendo al centro il rapporto fra coetanei, mentre in  Hirpu Il Cacciatore il tema di fondo è l’ineluttabilità del destino.

Chi sono i tuoi lettori?

Un pubblico eterogeneo, giovani e adulti.

Pierangelo Colombo

Come riesci a interagire con i lettori?

Grazie, soprattutto, alle reti sociali: la mia pagina Facebook dedicata prima a Come Un Temporale Estivo e ora a Hirpu Il Cacciatore è un ottimo canale dove proporre anteprime, immagini, e approfondimenti e dove i più curiosi possono anche porre delle domande.

Ritieni che gli anni difficili che stiamo vivendo abbiano influito sui gusti e la sensibilità dei lettori?

Sicuramente hanno influito sulla scrittura perché narrare una storia ambientata negli ultimi anni significa tener conto di molti elementi particolari come i presidi sanitari, le limitazioni ai contatti fisici, le relazioni sociali “a distanza” e anche la percezione dei lettori  è stata modificata da queste cose, influendo sui gusti letterari.

Ritieni che la narrativa contemporanea possa soddisfare le esigenze dei lettori o trovi che manchi qualcosa all’offerta odierna?
 

Da una parte ci sono i numeri altalenanti sulle vendite, dall’altra l’universo in espansione delle piccole e medie case editrici che, anche se con le note difficoltà, mettono sul mercato una scelta di titoli buona e diversificata;  i lettori, sempre più consapevoli, hanno la possibilità di attingere a una buona scelta.

Ritieni che le nuove forme dell’editoria, (auto-pubblicazione, editoria a pagamento piattaforme o collettivi) posano essere un limite o una risorsa per uno scrittore?

Il sistema dell’ auto-pubblicazione e l’editoria a pagamento ha dato la possibilità a molti emergenti di trovare una giusta visibilità, ma ci sono molte piattaforme ed editori che, guardando al mero guadagno, immettono sul mercato opere di scarso valore con evidenti lacune sia di forma e lingua,  limitandosi a proporre il solo servizio di stampa, non sottoponendo il testo a un editing, ma nemmeno a una basilare correzione di bozza, quindi proponendo un prodotto deludente: comportamenti del genere vanno a inficiare il mercato, rendendo il lettore diffidente nell’acquisto verso autori emergenti o piccole case editrici.

 Che consigli daresti a uno scrittore esordiente?

Innanzitutto, scrivere per piacere, lasciando fluire il pensiero e poi leggere, leggere e ancora leggere: c’è sempre da imparare attraverso i libri, anche dai peggiori, proprio perché da quelli si può capire quali siano gli errori che non si desidera compiere.

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