LA FELICITÀ DEL POLLAIO – Monica Pais

La felicità del pollaio

LA FELICITÀ DEL POLLAIO, di Monica Pais

Monica Pais è sicuramente la veterinaria più conosciuta sui social. Insieme al marito Paolo gestisce la ormai famosa “Clinica Duemari” ad Oristano, dove trovano affetto e cure non solo gli animali portati là a pagamento dai loro padroni, ma tantissimi animali di nessuno, maltrattati, torturati, abbandonati o vittime di incidenti. Il più noto di questi “rottami”, chiamati così affettuosamente, è il cane Palla, quello che ha portato l’operato della clinica alla notorietà.

Nei suoi precedenti libri Monica raccontava sia gli incontri più salienti con gli animali ai quali dispensava, fin da piccola, le sue cure con il desiderio di diventare una veterinaria e far sì che essi si avvalessero poi, oltre che del suo amore, anche delle sue competenze, la storia di un cane particolare che ritornava alla vita dopo aver subito incredibili torture da parte dell’uomo malvagio, le sue estati da bambina alla “casa del cedro” di Orosei.

“La felicità del pollaio. Storia degli animali che mi hanno insegnato l’amicizia”(Longanesi 2020) è un libricino, corredato dalle bellissime illustrazioni di Paolo D’Altan, che Monica ha scritto durante il primo lockdown italiano, causato dalla pandemia di Covid19, per raccontare di un gruppo di animali perlopiù volatili che, destinati ad una fine infelice hanno trovato un nuovo piccolo paradiso per vivere la loro preziosa esistenza di creature.

In un agrumeto abbandonato, comprato da Monica e dal marito, con rari mandarini che pendevano dai rami degli alberi contorti e sofferenti, vengono piantati anche dei vecchi ulivi salvati dalla motosega e costruito un grazioso laghetto a forma di fagiolo laddove c’era una pozzanghera naturale che raccoglieva l’acqua piovana.

Qui verranno ospitati tanti “ex rottami” della Clinica e conosceremo la storia delle anatre mute Gedeone e Guendalina che daranno vita ad una numerosa stirpe di anatroccoli, delle galline salvate da un allevamento a batteria e dei loro tre galli, dei gabbiani e delle cornacchie predatrici, del gabbiano reale che in seguito a un incidente cambia vita, di Patata il porcellino casalingo e pulito che diventa inseparabile amico di un agnellino.

Conosceremo anche un terreno che, insieme ai suoi animali, riprende vita e ricomincia a fruttificare e il beneficio di quelle ore di libertà e di immersione nella natura di cui la nostra veterinaria gode dopo aver attraversato strade e città deserte, con un’autocertificazione in mano, per consentirle di accudire ai suoi animali ma anche di rinfrancare se stessa.

Il libro è dedicato a Luis Sepúlveda, scomparso recentemente a causa del Coronavirus, uno scrittore che è riuscito a raccontare in maniera reale, sebbene in forma di favola, il rapporto nato tra specie diversissime come un gatto e una gabbianella. Una grande fonte di ispirazione per Monica Pais e per i suoi racconti che sono sempre un balsamo per il cuore.

Recensione di Maristella Copula

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