Intervista all’esordiente trentino Daniele Iannetti con il suo Otto Regni

Intervista all’esordiente trentino Daniele Iannetti con il suo Otto Regni. La Furia Del Vento, Il Sussurro Dell’Acqua

Daniele Iannetti, trentino, è al suo esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo dal titolo Otto Regni. La Furia Del Vento, Il Sussurro Dell’Acqua (Edizioni del Faro 2023) un fantasy di stampo classico che affronta tematiche molto attuali quali la forza propulsiva dei sentimenti negativi e quella salvifica dell’amore: facciamo insieme la sua conoscenza.

Come è nata l’idea alla base di Otto Regni. ?

Da tempo volevo creare qualcosa di mio che avesse a che fare con creature, regni fantastici e la magia creata dagli elementi da cui sono sempre stato affascinato.

Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?

In particolar modo mi identifico nel protagonista Piro, un personaggio  alla costante ricerca di approvazione che mi somiglia molto ma in tutti i personaggi ho cercato di inserire  emozioni provate nel mio percorso di vita.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Al momento  minimo essendo il romanzo uscito da poche settimane ma ho potuto discutere dal vivo con  alcuni lettori e questo mi ha reso molto felice, visto che ho ricevuto tutti pareri positivi.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

Diventare scrittore è un sogno che ho sempre avuto per dar libero sfogo alle mie idee e al mio immaginario  ma al momento non mi sento uno scrittore e vedere il mio scritto in libreria mi crea ancora un senso di incredulità e felicità.

Daniele Iannetti

Quali sono i tuoi modelli letterari?

Mi sento ispirato molto da Licia Troisi.

E’ facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?

Ho una tabaccheria a cui dedico molto tempo e non è  semplice conciliare questa attività con la scrittura; prendo molti appunti e poi li rielaboro appena ho un momento libero.

Come ti descriveresti, come lettore?

Un tempo ero un lettore assiduo ma ora dedico molto tempo al lavoro e nel poco tempo libero scrivo, quindi non leggo più come una volta.

Come sei arrivato alla pubblicazione del tuo libro?

Dopo aver terminato il lavoro di redazione volevo un parere esterno, così ho contattato la casa editrice Edizioni del Faro che ha giudicato il testo molto positivo: è nato un bel rapporto fatto di condivisione e confronto in cui mi sono trovato molto bene e il percorso per metterlo in pratica è stato bello come fossi in un contesto familiare.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

La tecnologia è importante per uno scrittore in quanto permette di realizzare e pubblicare  senza spendere cifre esorbitanti o aspettare invano le risposte degli editori, mentre  i canali sociali  possono aiutare a pubblicizzare al meglio il proprio scritto, anche se  tanti potrebbero essere spinti all’acquisto di un libro solo perché  pubblicizzato dall’influencer di turno.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Partecipare a più fiere del libro possibili e portare avanti la saga Otto regni in quanto il primo libro è solo l’inizio di un viaggio fra mistero e magia in cui saranno catapultati i protagonisti.

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