Intervista a Marta Fanello, autrice de I Modi Finiti

Intervista a Marta Fanello, autrice de I Modi Finiti

Marta Fanello è la scrittrice che abbiamo intervistato oggi: calabrese, classe 1982, Fanello è stata finalista al premio J. Prévert 2006 con la raccolta Storie Di Oggetti Inanimati (Montedit) e molti dei suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie pubblicate dall’editore Giulio Perrone.

Marta Fanello

I Modi Finiti (Affiori, 2024) è il suo primo romanzo e racconta una storia di crescita, dagli inaspettati risvolti noir e dalle atmosfere malinconiche.

Potete seguirla sul suo blog  https://lastregadeilibri.wordpress.com/ 

Come è nata l’idea alla base de I Modi Finiti?  

 Già dal 2009 quando scrissi il  racconto La fabbrica, che ho poi ripreso e rielaborato, nel quale esistevano già tutti i personaggi e le dinamiche de I modi finiti

Che tipo di scrittrice sei? Ti ispiri al tuo vissuto?

Non ho interesse nel raccontare mie esperienze, preferisco lasciarmi ispirare da ciò che mi circonda ma  credo che la mia presenza emerga dal modo del tutto personale in cui rielaboro il materiale, usando molto la fantasia, le riflessioni, il lavoro sullo stile.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Cerco di mettermi sempre dalla parte del lettore mentre scrivo, nel tentativo di coinvolgerlo, intrattenerlo, sorprenderlo, ed evitare di lasciarlo deluso. Soprattutto, cerco di lasciare qualcosa, un’impressione che duri nel tempo una volta chiuso il libro.

Quando e perché hai deciso di diventare una scrittrice?

Non credo di averlo mai deciso. In prima elementare avevo già capito che la scrittura era naturale e inevitabile: in giapponese la parola “ikigai”, che indica la nostra ragion d’essere, il senso della nostra vita… Ecco, scrivere è il mio ikigai.

Quali sono i tuoi modelli letterari?

Ci sono molti scrittori che ho amato più di altri e che forse, tra le righe, si fanno sentire: Agota Kristoff che mi ha spiazzata, Italo Calvino per la geniale inventiva, Dino Buzzati per il senso profondo, Kazuo Ishiguro per la sua capacità di penetrare la psiche del personaggio.

È facile conciliare l’attività di scrittrice con la vita di tutti i giorni?

No, conciliare scrittura e quotidianità richiede molto sacrificio ma l’importante è gestire questa passione come un lavoro: organizzarsi e avere costanza;  la tecnologia moderna consente di utilizzare i tempi morti per prendere appunti sullo smartphone anche mentre si è in giro, e devo dire che molte idee e ispirazioni si trovano proprio là fuori più che davanti al pc.

Che tipo di lettrice sei?

Appassionata. Amo follemente il romanzo, adoro calarmi nelle storie, conoscere i personaggi, divertirmi con gli esperimenti linguistici, sperimentare le trovate di stile, struttura o trama degli autori. Vivo in simbiosi con i libri.

Marta Fanello

Come sei arrivata alla pubblicazione del tuo libro?

Dopo varie esperienze in solitaria con i concorsi letterari (in qualche caso con buoni risultati) ho deciso di frequentare qualche laboratorio di scrittura, col desiderio di confrontarmi con altri autori e ampliare le mie prospettive. In questa occasione ho conosciuto Giulio Perrone, con il quale ho cominciato a collaborare scrivendo brevi racconti per alcune antologie tematiche. Nel frattempo ho completato la stesura del mio romanzo, che è stato inserito all’interno del catalogo Affiori (sempre di Giulio Perrone editore).

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Fondamentale perché oggi i lettori conoscono un autore ancor prima che esca il romanzo e si affezionano a lui per ciò che dice sui social, attraverso i suoi post, immagini o video. È per questo essenziale creare una rete composta da amici e “seguaci” interessati a ciò che si ha da dire, promuoversi attraverso l’uso dei social network e magari la creazione di un blog, e far parte di un gruppo di autori pronti supportarsi a vicenda nella promozione.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Uscirà a breve un mio racconto sull’antologia 365 Gialli, thriller e noir curata dalla rivista Writers Magazine Italia. Inoltre, sto lavorando a due nuovi romanzi: una sorta di noir psicologico da un lato, che conto di terminare entro settembre, un fantasy molto particolare dall’altro, ancora in fase di progettazione.

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