Intervista a Luigi Lamberti, autore de Il Pianto Del Fuoco

Intervista a Luigi Lamberti, autore de Il Pianto Del Fuoco

Luigi Lamberti, amalfitano residente in Alto Adige dove lavora come  Ispettore presso la Sezione operativa di sicurezza cibernetica, si occupa da anni di contrasto della pedo-pornografia online in tutti i territori digitali, compreso il Darkweb. Dalle sue esperienze lavorative ha tratto ispirazione per il suo primo romanzo Il Pianto Del Fuoco (in crowdfunding presso la piattaforma Bookabook), un thriller dai risvolti misteriosi ambientato proprio tra le montagne dell’Alto Adige. Novità in Libreria lo ha incontrato.

Luigi Lamberti

Come è nata l’idea per Il Pianto Del Fuoco?

Durante il lungo periodo dell’emergenza sanitaria ho riflettuto sulla drammaticità dei contenuti che il mio lavoro mi porta ad affrontare; amo scrivere ma non avevo mai provato a stendere un romanzo, è stata la prima volta.

Perché scegliere un argomento tanto delicato? C’è un messaggio che vorresti che arrivasse ai lettori?

Ritengo che ogni voce – anche la più piccola e magari più insignificante – che si leva contro la pedofilia e gli abusi sui bambini possa essere d’aiuto per sensibilizzare le persone su un fenomeno che purtroppo, a volte, non si percepisce o si tende a sottovalutare.

Il messaggio che vorrei lanciare con il mio romanzo è proprio quello di dare una voce alle vittime di questi orrendi abusi, affinché i lettori possano comprendere la reale ed effettiva portata di questi crimini infami ed infamanti.

E i lettori come stanno rispondendo?

In questi giorni sto ricevendo molti feedback dai miei lettori e mi piace condividere con loro la passione e l’amore per la letteratura.

Cosa ti piace leggere?

Mi ritengo un lettore universale, nel senso che amo davvero ogni genere letterario anche se ho, ovviamente, le mie preferenze: il genere thriller/poliziesco, a cui credo possa appartenere “Il Pianto del Fuoco” e amo autori quali Dan Brown, Michael Crichton, Alicia Gimenez Bartlett con la sua meravigliosa Ispettrice Petra Delicado e, in ambito nazionale, Gianrico Carofiglio. Non disdegno nemmeno i classici, per i quali ho sempre nutrito amore sincero

Hai trovato difficoltà a conciliare l’impegno do scrittore con la vita quotidiana?

Non è sempre facile trovare il tempo per scrivere tra i mille impegni del lavoro e della famiglia, spesso mi ritaglio gli spazi la sera e , a volte, anche la notte, perché amo il silenzio e la tranquillità.

Come sei arrivato alla pubblicazione del tuo libro?

Pur essendo alla mia prima esperienza, ho capito che il mondo dell’editoria è estremamente variegato: per il mio romanzo ho ricevuto alcune proposte da parte di case editrici a pagamento e anche alcune proposte interessanti da parte di case editrici non a pagamento, ma alla fine ho scelto Bookabook che mi è sembrata la più interessata e la più attenta al messaggio che vorrei veicolare attraverso il mio libro. Ritengo, comunque, che ogni scrittore debba trovare la propria strada e non critico nulla a priori. Penso che ci sia spazio per ogni autore e per ogni contenuto.

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