Intervista a Giulia Brutto, in occasione del suo debutto letterario con La Sua Ombra

Intervista a Giulia Brutto, in occasione del suo debutto letterario con La Sua Ombra

Giulia Brutto, classe 1987, è l’esordiente fiorentina autrice de La Sua Ombra (Albatros, 2023), un thriller dalle sfumature rosa che tratta il delicato tema della violenza sulle donne in una storia ricca di colpi di scena.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere per conoscerla meglio.

La Sua Ombra è un thriller nel quale l’elemento sentimentale ha molta importanza: come è nata l’idea di scriverlo?

Sentivo l’esigenza di scrivere di una donna forte e indipendente che affronta le insidie di un uomo, per parlare di un tema importante come le violenze sulle donne.

Che tipo di libro è La Sua Ombra?

Semplice. Non prediligo i libri troppo descrittivi e quindi utilizzo molto i dialoghi,  si legge veloce, arriva al punto e lascia l’immaginazione dei dettagli al lettore perché un libro, a mio parere, deve stuzzicare la fantasia e non indirizzare troppo ai gusti dell’autore.

Ci hai messo anni a pubblicarlo: come mai?

Ho iniziato a idearlo quando avevo appena venti anni ma ho sentito la necessità di portarlo a termine solo durante la maternità, perché, appena diventata mamma, sentivo di essermi smarrita ma sono riuscita a ritrovarmi scrivendo.

E’ un romanzo “al femminile”, quindi?

Spero che appassioni il mondo femminile e vorrei, nel mio piccolo, portare un po’ di forza alle donne, perché  non desidero altro che un mondo in cui la mia bambina possa sentirsi libera, senza minacce.

Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?

C’è tanto di me in tutti i personaggi,  nella protagonista come nello stalker. Credo che ogni autore, quando crea  un personaggio, si immedesimi in esso e, per quanto riguarda le emozioni che la protagonista prova a seguito delle minacce dello stalker, ho cercato di ripensare agli episodi di violenza che ho subito quando ero adolescente.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Ho scritto il libro soprattutto per i miei lettori, cercando di trasmettere i tratti principali di una tematica pesante e pressante come quella della violenza sulle donne in modo semplice e comprensivo e se anche solamente una ragazza, dopo aver letto il mio libro, dovesse trovare la forza di ribellarsi a un uomo che le fa del male, avrò vinto e mi riterrò soddisfatta.

Quando e perché hai deciso di diventare una scrittrice?

Scrivere è un modo per tirare fuori tutta me stessa.

Quali sono i tuoi modelli letterari?

Sinceramente, non ne ho uno in particolare ma ho sempre prediletto i thriller, passando da Agata Christie, a Ken Follett, a Donato Carrisi, Faletti o Brown, ma ho apprezzato anche la fantasia di Rowling o la naturalezza di Golden.

È facile conciliare l’attività di scrittrice con la vita di tutti i giorni?

No, gli impegni lavorativi e familiari sono sempre tantissimi ma scrivere è diventata la mia necessità, la mia droga e, anche se il tempo è poco, cerco sempre di riservarmi mezz’ora della mia giornata per scrivere qualcosa perché la mia mente si trova comunque a elaborare concetti e li sento esplodere in testa, fino a quando non li vedo nero su bianco.

Come sei arrivata alla pubblicazione del tuo libro?

 Dopo aver finito di scrivere il libro ho deciso di pubblicare con Albatros  a seguito del colloquio telefonico intercorso con il responsabile che mi fece alcune domande interessanti  anche a proposito di quello che il mio romanzo rappresentasse: Albatros è una buona casa editrice e spero di collaborare con loro anche per i successivi libri della trilogia.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Essenziale. Oggi si dà poca importanza alle nuove voci: non è detto che un esordiente sia meno valido di uno scrittore affermato ma i  grandi colossi dell’editoria puntano al guadagno e non investono sui nuovi scrittori, i quali devono cercare di pubblicizzare il libro anche in autonomia.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

La Sua Ombra fa parte di un progetto più ampio, una trilogia sviluppata sulle tre fasi della violenza: stalking, violenza psicologia e fisica, “femminicidio”. Al momento, mi sto dedicando alla pubblicazione del secondo volume e dopo la conclusione della trilogia  mi vedo ancora a scrivere e non mi dispiacerebbe cimentarmi in un fantasy.

DUE LIBRI A CONFRONTO: UOMINI CHE ODIANO LE DONNE Stieg Larsson LA SUA OMBRA Giulia Brutto

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