Davide Roccetti, addestratore cinofilo e gestore di una pensione per cani, è nato a Porto San Giorgio nel 1971: partendo dalle esperienze professionali ha deciso di scrivere Diciassette Motivi Per Non Avere Un Cane (Auto-pubblicazione, 2023), una guida  umoristica per spiegare a tutti gli aspiranti cinofili che il cane è un impegno serio, che va preso con responsabilità. Novità In Libreria l’ha intervistato.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

Diciassette Motivi Per Non Avere Un Cane  è il mio primo libro ufficiale ma ho scritto alcuni racconti, che tengo nel cassetto, e da anni, ogni tanto, scrivo qualche riga di un romanzo a cui tengo molto, al punto da centellinare la scrittura; non è stata una vera e propria decisione quanto piuttosto la necessità di dare corpo ai miei pensieri in una forma artistica.

Che tipo di lettura è  Diciassette Motivi Per Non Avere Un Cane?

Un manualetto comico, ispirato soprattutto all’umorismo cinematografico.

E’ stato difficile scriverlo?

No, l’ho scritto in poco tempo e facilmente.

Perché hai deciso di auto-pubblicare il tuo libro?

Ho subito scelto la via dell’auto-pubblicazione per non dover aspettare i tempi di una casa editrice (lettura, valutazione, vari rifiuti, discussione del contratto ecc…) e sfruttare subito la mia rete di conoscenti, reali e virtuali.

E’ stato un percorso arduo?

Non è stato particolarmente complicato, piuttosto ci è voluta molta testardaggine per superare ostacoli tecnici (creazione del sito di e-commerce, gestione della stampa, gestione dei rapporti con le aziende per i pagamenti).

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

La presenza dei canali sociali nella vita quotidiana di tutti è da tempo evidente e in quel contesto sembra aumentare l’interesse per i libri, le recensioni, le promozioni (basti pensare a Booktok), è chiaro che essere presente sulle reti sociali dà una spinta incredibile.